Venuto al Mondo

"E' la vita che mischia le carte, che d'improvviso canta e anticipa il giorno come un gallo..."
M.Mazzantini

mercoledì 26 maggio 2010

S'innamorò come si innamorano tutte le donne intelligenti: come un'idiota.(IL PENSIERO CHE SI SPEZZA.).









Donna forte lo era sempre stata.E guai a dirgli il contrario, senza darlo a vedere si sarebbe infuriata a morte.Convinta da sempre che la razionalità poteva dominare il mondo, che 2+2 avrebbe continuato a fare 4 per l'eternità, che gli opposti si attraggono e che essere troppo simili non premia mai...e non crea mai nulla di buono.Sapeva che il vento non può spostare una montagna, che è la terra a girare intorno al Sole e non il contrario, che esiste bianco, nero e miliardi di simpatiche e vivaci sfumature.Sapeva la differenza tra rispetto ed amore, tra gioco e pericolo, tra simpatia ed attrazione e sapeva riconoscere tutto questo quasi sempre negli occhi della gente che l'avvicinavano.Sapeva scegliere con lucidità e razionalità.Ecco lei, più di ogni altra cosa, sapeva scegliere, senza buttarsi in storie impossibili, senza lasciare troppo spazio ai giochi che mettono a dura prova la pazienza..Sceglieva con la stessa facilità con cui si sceglie un abito i in una vetrina nel centro città.E non sbagliava.Il tempo le era amico, ci godeva a darle sempre ragione.Era una donna intelligente.Certo, estremamente intelligente.
Poi il cannone della vita sparò il primo colpo...dritto verso il centro esatto del cuore pulsante, un immagine di un alter ego che non poteva trovarsi per caso sulla strada della sua vita.Si continuò a domandare per quale motivo toccasse a lei una prova così ardua.E alla fine, Intenta a concentrarsi per non lasciarsi andare, perse i sensi.Tutti..Fino a data da destinare.Risucchiata dal vortice dell'irrazionalità.Ciò che vide fu lo sconvolgimento totale :Sole , Terra e il suo corpo stesso con un nuovo centro di gravità, che aveva il sapore forte e capriccioso dell'amore.Tre mesi dopo si svegliò. Non ricordava più nulla di ciò che era accaduto, non voleva ricordare, la ferita da qualche parte ,nascosta,bruciava ancora.Cambiò lavoro, Si mise a scrivere fiabe per bambini.



venerdì 14 maggio 2010

MI VEDRAI ANCORA DAVANTI A TE, COL NASO SPORCO DI CIOCCOLATA....





Il mondo gira e ogni tanto mi prende ancora la voglia infantile di farlo fermare solo per me, come fosse la giostra dei cavallucci di Piazza Navona di quando ero ragazzina.Vorrei dire Stop, scusate non ho capito gli ultimi passaggi, potremmo tornare indietro e ripetere un attimo più lentamente? Ma la verità che ognuno si crea la storia che vuole, che il tempo è sempre giusto per fare tutto ciò che si vuole e che si può e, incredibile a dirsi delle volte basterebbe anche per fare ciò che non si può.Sono io che vorrei capire mille storie, mille vite, stare vicino con pazienza e poter fare il possibile per qualche sorriso di quelli buoni che stanno dentro di noi e ogni tanto rischiano di morire invecchiando nelle stanze segrete.Ci vorrebbe qualche risata di gusto.Eppure ci sono delle strade che ti ci potrai trovare mille volte, percorrerle altrettante e puntualmente ti perderai tra i sentieri di boschi decisamente troppo intricati per affrontarli con le mani nude che hai.Ci metti tempo, un pizzico di pazienza, un pizzico di arroganza, provi le chiavi più nuove e quelle più vecchie, ci impieghi un tempo che ti pare infinito.Senza avere mai reale soddisfazione.Eppure tu continui, perchè dicono che sono strade che premiano, che la fatica serve per ottenere le cose migliori, che alla fine di questi sentieri troverai visioni magiche, la cattedrale del bene vero, della gioia intensa.E allora penserai che ne è valsa la pena superare i limiti.Ti convinci , ti rimbocchi le maniche, fai finta di non vedere i rovi pieni di spine, non ti fai intimorire dal calare della sera e da rumori che assomigliano sempre di più a quelli che ti impauriscono.E poi , sfinita, capisci che non è solo così, che ci sono strade del terzo tipo: tu potrai camminare a lungo, sederti a parlare con chi queste strade le ha costruite per autoproteggersi, provare a ragionare, a scendere a un compromesso, per poi capire che le strade del terzo tipo non finiscono mai...e cosa assai peggiore non cambiano mai i paesaggi e non portano da nessuna parte, non bastano scarpe nuove da trekking nè bastoni solidi.E che la pace si trova nelle cose semplici, il cuore ha bisogno di riposo, la montagna che ha provato a scalare , non regala la sua cima, non regala ossigeno vitale.Ci hai messo tutta te stessa, davvero e non è bastato.Ti piace pensare che un domani arriverà qualcun altro e quella montagna la scalerà con tecniche nuove, come se fosse la cosa più facile del mondo, la vincerà naturalmente, come se fosse nata per arrivare in cima.Tu per oggi ti riposi, fai un bel sospiro, e scopri quanto siano importanti i viaggi circolari, in cui si parte da un punto, si percorrono km, si cambia, ci si fortifica e quando si pensa di essere vicini a qualcosa di nuovo ci si ritrova nel punto di partenza.E' solo allora che apprezzi il punto da cui sei partita, le cose che ti hanno fatto diventare quello che sei.Ciò che tu hai scelto per te.Per la tua felicità.Altre volte potrai provare a entrare in altre menti, rimboccarti altre maniche di altre camice che poi alla fine del viaggio diventeranno stracci, ma avrai sempre la tua casa, un'infermeria personale dove leccarti le ferite e capire che il viaggio non è sempre una scoperta, si scopre tantissimo rimanendo fermi, magari si conoscono meno cose, ma quelle che si conoscono , si conoscono per davvero, perchè si conoscono col cuore
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"Abbi cura di te.Ogni volta in cui,crescendo,avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste,ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi,la prima e la più importante."

LE PAROLE DI UNA SCRITTRICE ASSAI PIU BRAVA DI ME...QUELLE CHE OGGI MI TOCCANO IL CUORE...


E adesso dove sei?Sei laggiu' adesso mentre scrivo?....Le mie parole ti avranno portata in salvo?Non ho questa presunzione...Forse potrai capirmi soltanto quando sarai piu' grande,potrai capirmi se avrai compiuto quel percorso misterioso che dall'intransigenza conduce alla pieta'.Pietà,bada bene,non pena.Se proverai pena,scenderò come quegli spiritelli malefici e to farò un mucchio di dispetti.Farò la stessa cosa se,invece di umile,sarai modesta,se ti ubriacherai di chiacchiere vuote invece di stare zitta.Esploderanno lampadine,i piatti voleranno giù dalle mensole,le mutande finiranno sul lampadario,dall'alba a notte fonda non ti lascerò in pace un solo istante.Invece non è vero,non farò niente.Se da qualche parte saro',se avrò modo di vederti sarò soltanto tiste,come sono triste tutte le volte che vedo una vita buttata via,una vita in cui il camino dell'amore non è riuscito a compiersi.Abbi cura di te.Ogni volta in cui,crescendo,avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste,ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi,la prima e la più importante.Lottare per un'idea senza avere un'idea di sè è una delle cose piu' pericolose che si possa fare.Ogni volta che ti sentirai smarrita,confusa,pensa agli alberi.Ricordati del loro mododi crescere.Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento,mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.Radici e chioma devono crescere in egual misura,devi stare nelle cose e starci sopra,solo così potrai offrire ombra e riparo,solo così alla stagione giusta potra coprirti di fiori e di frutti.........Equando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere,non imboccarne una a acaso ma siediti e aspetta.Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo,senza farti distrarre da nulla,aspetta e aspetta ancora.Stai ferma in silenzio e ascolta iltuo cuore.Quando poi ti parla,ALZATI e và dove lui ti porta.


Eri una bambina piena di gioia..ma nella tua gioia non c'era nulla di superficiale,di scontato.Era una gioia su cui stava sempre in agguato l'ombra della riflessione,dalle risate pasavi al silenzio con una facilità sorprendente..."Cosa c'è?Cosa pensi?"Ti chiedevo allora e tu,come se parlassi della merenda,mi rispondevi"Penso se il cielo finisce o và avanti per sempre"Ero orgogliosa del tuo essere così,la tua sensibilità somigliavaalla mia,non mi sentivo grande o distante ma teneramente complice.Mi illudevo,volevo illudermi che così sarebbe andato per sempre.Ma,purtroppo,non siamo esseri sospesi in bolle di sapone,vaganti felici per l'aria;C'è UN PRIMA E UN DOPO NELLE NOSTRE VITE E QUESTO PRIMA E DOPO INTRAPPOLA I NOSTRI DESTINI,SI POSA SU DI NOI COME UNA RETE SULLA PREDA...